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Inghilterra

La mia esperienza di viaggio nella capitale inglese.

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Governo

Governo

Politica Il Regno Unito è una democrazia multipartitica. Il monarca non detiene alcun effettivo potere.
PRINCIPALI TEMI POLITICI
L'Europa
I laburisti appoggiano la moneta unica europea, ma escludono un'adesione prima delle prossime elezioni.
I conservatori, per contro, sono sempre più "euroscettici" anche perché ritengono che l'ingresso nell'UE intacchi la sovranità nazionale. I cambiamenti costituzionali Alla fine degli anni '90 il sistema di governo britannico ha subito grandi cambiamenti. Nel maggio '99 un referendum ha approvato un Parlamento scozzese separato, con notevoli poteri, e una nuova Assemblea gallese. Le leggi approvate nel '99 hanno modificato profondamente il ruolo della Camera dei Lord, con l'abolizione del diritto di voto per tutti i membri ereditari tranne 75. Londra ha ottenuto una maggiore autonomia nel 2000 con l'elezione di un'Assemblea e di un sindaco propri. L'accordo del Venerdì Santo dell'aprile '98 è stato un passo importante verso la risoluzione della questione dell'Irlanda del Nord.
Un esecutivo congiunto formato alla fine del '99 è stato però sospeso e nel febbraio-maggio 2000 il governo britannico ha reimposto un controllo diretto. L'impasse è stata superata dall'offerta dell'IRA di "deporre" le armi: i suoi depositi di armi sono stati visitati da ispettori internazionali a giugno.

L'economia
Oggi è ampio l'accordo tra i due principali partiti; i laburisti non credono più in una nuova nazionalizzazione delle industrie privatizzate, e sono cauti nell'aumentare le tasse.

La sanità
I laburisti ammettono oggi che potrebbero occorrere 10 anni per "ribaltare" il Servizio sanitario nazionale (NHS), dopo aver inizialmente promesso di ridurre le liste d'attesa e di migliorare i servizi con una riorganizzazione che prevedeva un distacco dall'approccio del "mercato interno".

PROFILO SINTETICO
La vittoria elettorale di Margaret Thatcher nel '79 inaugurò quasi 18 anni di guida conservatrice e di politiche monetariste e di privatizzazione.
Il Partito laburista è tornato al potere nel '97, approfittando della perdita di popolarità e di slancio dei conservatori.
Il governo "neolaburista" di Tony Blair, di centro, ha conservato la sua popolarità fino al 2000, quando agli occhi dell'opinione pubblica è cominciato a sembrare arrogante e non più "in contatto" con la realtà del Paese. Il Partito conservatore ha allora tentato di riguadagnare credibilità proponendo una politica di riduzione delle tasse e l'opposizione all'Euro.

POLITICA ESTERA
Membro ONU da, 1945 il Regno Unito ha un seggio permanente al Consiglio di sicurezza dell'ONU ed è stato il terzo Paese a raggiungere lo status di potenza nucleare. Membro fondatore della NATO, è entrato nella CEE solo nel '73 e non desidera una piena integrazione europea. Avendo seguito una linea filostatunitense durante la Guerra fredda, ha continuato ad appoggiare le azioni USA negli anni '90, a cominciare dalla Guerra del golfo nel '91 contro l'Iraq. Nel '99 è stato il principale partner degli USA nella guerra aerea della NATO in Iugoslavia durante la crisi in Kosovo. Nel '97 ha restituito Hong Kong alla Cina, cedendo così il più importante dei suoi territori d'oltremare.

Spese

Spese e consumi Le disuguaglianze economiche sono maggiori che nel 1884, quando si cominciò a registrarle. Molta ricchezza rimane "nascosta", investita in proprietà, nel mercato azionario e d'oltreoceano. Le perdite sul mercato assicurativo dei Lloyd's nei primi anni '90 ha lasciato alcuni ricchi investitori insolitamente esposti. Sotto i governi conservatori degli anni '80 e dei primi anni '90 il potere d'acquisto dei salari è cresciuto, mentre la disoccupazione è triplicata e il valore dei sussidi statali e delle pensioni è calato. Le promesse elettorali dei laburisti nel '97 escludono un aumento delle tasse sul reddito. I tagli delle imposte nel bilancio del '99 hanno reso le strategie anti povertà ancora più dipendenti dalle promesse di una migliore allocazione dei sussidi pubblici.


Contributi

Contributi Tra l'80 e il '97 gli aiuti esteri del Regno Unito sono scesi al di sotto della media europea dello 0,26% del PNL, un tasso di molto inferiore all'obiettivo nominale dello 0,7% per i Paesi industrializzati. Il governo laburista ha promesso di concentrarsi sui Paesi più poveri e sulle alleanze con le ONG, portando avanti un cambiamento nella politica degli aiuti introdotto nel '96, quando l'85% degli aiuti bilaterali era diretto a 20 Paesi dell'Africa subsahariana e dell'Asia del Sud. La clausola "aiuti in cambio di commercio" (legata a contratti commerciali con aziende britanniche), è stata abolita. Oggi l'obiettivo principale è ridurre la povertà, nonché incoraggiare un buon governo, dare maggiori opportunità alle donne e proteggere l'ambiente.